Tab Article
Questo libro presenta gli esiti di un cantiere di ricerca nel quale, attorno al concetto di regola e alle sue applicazioni, sono confluite esperienze, metodologie e prospettive di vari ambiti storiografici che incrociano aree d'interesse contigue: il rapporto fra politica e religione, la rappresentazione del potere nelle liturgie politiche e nelle pratiche di costruzione della memoria, la sua proiezione sul territorio, nelle istituzioni ecclesiastiche e civili, nella cultura e nella società. Come afferma Pierre-Antoine Fabre nella sua introduzione, fra legge e regola (due principi solo apparentemente simili) vi è una differenza essenziale che riguarda il rapporto con l'individuo: la regola si presenta infatti come la concretizzazione della legge quando quest'ultima diventa oggetto di appropriazione. Seguendo questo filo, i quindici saggi qui raccolti analizzano, in una prospettiva diacronica e interdisciplinare, le molteplici modalità che, dall'età tardoantica sino al XX secolo, hanno assolto all'esigenza di regolare la politica, costringendola in forme riconoscibili e riproducibili che costituiscono un'efficace chiave di lettura della storia del potere in Occidente.